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LAVORI PUBBLICI
19/01/2009

Appalti news n. 85/2009

01 - Non può accogliersi la tesi sostenuta dall’appellante e non prevista dal bando, della diversa disciplina applicabile a seconda che ad aggiudicarsi il servizio, per i diversi lotti, fossero state imprese diverse o la stessa impresa.

Costituisce elementare, corollario del principio della “par condicio” tra i partecipanti ad una gara, che i requisiti previsti dal bando debbano essere posseduti dal concorrente al momento del-la presentazione delle offerte

La preventiva disponibilità di un centro di cottura di potenzialità corrispondente a ciascun lotto doveva ritenersi incondizionata e riferibile al momento dell’offerta e non già correlata…….

02 - L’inosservanza dell’obbligo di comunicare la lista dei propri fornitori, correlata dalle schede tecniche a cui i prodotti “devono corrispondere tassativamente”, deve configurarsi, per l’amministrazione, come riferito ad un interesse essenziale dell’offerta, non integrabile in corso di gara; pertanto, la mancan-za di tali schede rende illegittima l’offerta..

i requisiti per l’attribuzione dei singoli punteggi devono essere posseduti al momento di presentazione della domanda.

Per il Consiglio di Stato risulta < è infondata la censura secondo cui il primo giudice, nel disporre l’aggiudicazione a favore della originaria ricorrente…….

03 - Escluso l’utilizzo dell’art. 345 della legge n. 2248/1865 all. F (risarcimento del danno pari al 10% dell’offerta presentata) ove non sia fornito un principio di prova sulle opportunità alternative alle quali l’interessato ha dovuto rinunciare.

l’art. 345 della L. n. 2248/1865, all. F ora riprodotto dall’art. 122 del regolamento emanato con dpr n. 554/99), è applicabile solo nel caso in cui “l’impresa possa documentare di non aver potuto utilizzare le maestranze ed i mezzi, lasciati disponibili, per l’espletamento di altri servizi>.

Nell’ipotesi in cui l’impresa possa aver ragionevolmente riutilizzato mezzi e manodopera per lo svolgimento di altri analoghi lavori o di servizi o di forniture…….

04 - Fattispecie nella quale un’ amministrazione ha annullato in autotutela la gara dopo che erano state espletate le formalità di apertura delle offerte e la committente aveva avuto conoscenza delle ditte partecipanti alla procedura.

Quali sono i limiti della discrezionalità di una Stazione Appaltante nell’annullare, in autotutela, un’intera procedura di gara?in che termini il giudice amministrativo può accettare la domanda di risarcimento del danno?

Con la presentazione della domanda di partecipazione e , ancor più, con la predisposizione e l’inoltro dell’offerta i soggetti concorrenti assumono una posizione differenziata e qualificata che giustifica la posizione di controinteressati ai quali è necessario comunicare l’avviso di avvio del procedimento ai sensi della legge sulla trasparenza amministrativa al fine di consentire la difesa del bene della vita dato dalla chance di aggiudicazione......

05 - Solo un’esplicita manifestazione di volontà può rendere inefficace un’offerta.

Come deve comportarsi una Stazione Appaltante che, esplicitata la propria volontà relativamente al periodo di validità delle offerte nel bando con la dicitura < L’offerente è vincolato dalla propria offerta per 180 giorni dalla scadenza fissata per la ricezione delle offerte> e nel capitolato viene previsto che , si vede presentare alcune offerte che prevedono una validità di 180 giorni (da intendere, secondo le ricorrenti, come periodo di validità massima).?.

Poiché la ratio delle disposizioni del bando è evidentemente quella di mantenere ferma l’offerta per tutto il periodo di presumibile durata della gara e non quella di limitare nel tempo la validità (o meglio l’efficacia) dell’offerta…….

06 - L’ art. 81 del regolamento di contabilità dello Stato di cui al R.D. 23 maggio 1924 n. 827 ammette che nelle aste pubbliche le offerte possano essere presentate da procuratori speciali per un determinato appalto, muniti di procura autentica, con esclusione espressa della possibilità di avvalersi di procure generali: non è ammissibile una ratifica successiva o una regolarizzazione, non trattandosi, nella specie, di sanare difetti meramente formali od errori materiali in quanto la sottoscrizione dell’ offerta eco-nomica si configura come adempimento sostanziale

come deve comportarsi una Stazione appaltante che riceve un’offerta da parte di una ditta partecipante in Ati sottoscritta dal direttore amministrativo e commerciale, autorizzato dal consiglio d’ amministrazione a sottoscrivere la sola domanda di partecipazione alla gara e non anche munito di procura speciale per sottoscrivere l’offerta economica? l'annullamento dell'aggiudicazione in sede giurisdizionale, allor-ché questo intervenga dopo la stipula del contratto di appalto, produce quale effetto (autoesecutivo) l’ inefficacia di quest' ultimo?......

07 - E’ evidente, stante la lettera e la ratio della norma di cui all’articolo 83 del codice dei contratti, che la stazione appaltante, in parte qua, esercita una valutazione di merito ampiamente discrezionale per la cura dei propri interessi, sostanzialmente insindacabile da parte del giudice amministrativo che non è munito di giurisdizione di merito._A norma dell’articolo 48, 2 comma, del codice dei contratti è corretto che l’aggiudicataria dimostri il reale possesso dei requisiti di ordine speciale dopo l’aggiudicazione (se ovviamente non precedentemente sorteggiata, come dispone il primo comma sempre dell’articolo 48)

La previsione di un criterio matematico al solo fine di individuare le offerte da ritenere sospette e da sottoporre a verifica in contraddittorio è perfettamente compatibile con il diritto comunitario.? Può il giudice amministrativo, in accoglimento di un ricorso di primo grado, valutare direttamente l’anomalia dell’offerta dell’impresa aggiudicataria, dando per presupposto l’obbligo della stazione appaltante di procedere in contraddittorio alla verifica di anomalia?

La risposta affermativa ci arriva dal Consiglio di stato per il quale……

08 - In tema di inammissibilità del ricorso per l’accesso, in quanto notificato successivamente allo spirare del termine di decadenza di trenta giorni decorrente dalla conoscenza del primo o del secondo diniego di accesso e di decadenza dell’azione di accesso.

In caso di rifiuto all’accesso ai documenti amministrativi, vige l’obbligo di impugnare il diniego? La violazione dell’onere di integrazione del contraddittorio comporta l’inammissibilità della domanda di accesso?

il processo in materia di diritto di accesso ai documenti amministrativi ha struttura impugnatoria, sicché il termine previsto dall’art. 25, 5º comma, l. 7 agosto 1990 n. 241, ai fini dell’esercizio dell’azione giudiziaria, ha natura decadenziale; conseguentemente si è affermato che, salvo non ricorrano elementi di novità o una diversa prospettazione dell’interesse giuridicamente rilevante che legittima all’esercizio del diritto di accesso, la mancata impugnazione del diniego tacito o espresso dell’accesso ai documenti amministrativi nel termine di trenta giorni impedisce la reiterazione dell’istanza e la conseguente impugnazione del successivo diniego, perché meramente confermativo del primo……

09 - In tema di (im)possibilità per una partecipante ad una procedura ad evidenza pubblica a ricorrere alla lex specialis di gara dopo aver partecipato senza che si possa invocare l’istituto dell’ acquiescenza alle norme di gara, ancorché illegittime (verifica dei curriculum in sede di offerta): per giurisprudenza costante della Corte di Giustizia, la distinzione tra criteri di idoneità, ovvero di "selezione dell’offerente", e criteri di aggiudicazione e quindi di "selezione dell’offerta" è rigorosa.(Presidenza Consiglio dei Ministri_ circolare dell’ 1 marzo 2007) 11 - Risarcimento del danno discendenti dall’illegittima esclusione di un’impresa partecipante, dall’illegittima aggiudicazione di un appalto di lavori e dalla parziale esecuzione degli stessi , per un importo pari a € 438.028,27, oltre rivalutazione monetaria, anche ai sensi dell’art.1224 c.c., dal dovuto al soddisfo e gli interessi monetari sulla somma rivalutata: bisogna valutare se l’art. 13 L. 109/1994 e l’art. 23 d. l.vo 406/1991 pongano regole di agevole interpretazione, ovvero se vi fosse la ragionevole possibilità di accedere a differenti interpretazioni; nel primo caso andrebbe naturalmente riconosciuta la colpa dell’amministrazione che si fosse discostata dall’interpretazione unica e comunemente proposta della normativa, mentre nel secondo caso la colpa dell’amministrazione andrebbe esclusa…….

11 - Risarcimento del danno discendenti dall’illegittima esclusione di un’impresa partecipante, dall’illegittima aggiudicazione di un appalto di lavori e dalla parziale esecuzione degli stessi , per un importo pari a € 438.028,27, oltre rivalutazione monetaria, anche ai sensi dell’art.1224 c.c., dal dovuto al soddisfo e gli interessi monetari sulla somma rivalutata: bisogna valutare se l’art. 13 L. 109/1994 e l’art. 23 d. l.vo 406/1991 pongano regole di agevole interpretazione, ovvero se vi fosse la ragionevole possibilità di accedere a differenti interpretazioni…….

12 - La composizione della commissione di gara, sostanzialmente priva di competenza tecnica, costituisce una colpevole inosservanza dei doveri di prudenza e di diligenza che formano il tessuto insostituibile di una azione amministrativa responsabile e consapevole dell’adeguato perseguimento del pubblico interesse nella scelta del contraente……

13 - Fattispecie di responsabilità civile precontrattuale della Stazione Appaltante:l’esigenza di salvaguardare i livelli occupazionali in essere (se pure condivisibile in via di principio), avrebbe dovuto essere inclusa in un’apposita prescrizione della lex specialis, sulla cui base le imprese partecipanti avrebbero potuto correttamente ed in modo consapevole impostare le proprie offerte: se pure la scelta dell’Ente appellato di concordare con le OO.SS. la salvaguardia di determinati livelli occupazionali può rispondere a finalità in astratto condivisibili, per le modalità concrete con cui è stata adottata, essa ha determinato un’evidente violazione del principio della bona fides in contrahendo, con ogni conseguenza anche sotto il profilo risarcitorio…….

14 - Rescissione di affidamento: Il Consiglio di stato conferma la decisione del Tar che dopo aver riconosciuto la giurisdizione amministrativa, trattandosi di controversia su rapporto anteriore alla stipulazione del contratto – ha dichiarato inammissibile il ricorso di primo grado

proposto dalle ricorrente. per la risoluzione del contratto per inadempimento della Fondazione ai sensi dell’art. 1453 c.c. e il consequenziale risarcimento del danno in ragione della mancata impugnazione dell’atto di revoca contrattuale adottato dalla Fondazione……

15 - Fattispecie nella quale, per le differenze qualitative e quantitative riscontrare fra le due procedure, non è consentito il completamento o l’ampliamento della fornitura aggiudicata al RTI che sarebbero legittimati, in forma negoziata , dall’articolo 57, terzo comma, lettera b) del D.Lvo n. 163/2006 (procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara): nè può essere trascurata la violazione delle regole di concorrenza derivante dalla circostanza che ,sia per quel che riguarda il possesso dei requisiti di capacità tecnica ed economico-finanziaria che per la pubblicizzazione di un diverso oggetto contrattuale e di un importo a base d’asta di gran lunga inferiore, può aver indotto più di una impresa a non essere presente nella procedura pubblica che si presentava di rilievo chiaramente inferiore rispetto alla entità complessiva della fornitura che in concreto l’Amministrazione ha poi acquisito…..

16 - Quadro probatorio sufficiente per ritenere dimostrato il tentativo di infiltrazione mafiosa: la valutazione rimessa all'autorità prefettizia dalla normativa di riferimento, per la specifica natura del giudizio formulato (frutto di peculiari tecniche investigative), è sindacabile dal giudice amministrativo solo se emergano manifesti vizi di logicità e congruità con riguardo alle informazioni assunte o alle deduzioni che da esse sono state tratte……

17 - Annullamento di un’aggiudicazione per verifica di anomalia dell’offerta dell’aggiudicataria: fondata si appalesa la censura con la quale la A.T.I. ricorrente denuncia che la stazione appaltante ha fondato il potere di revisione della anomalia dell’offerta anziché sul riesame delle condizioni contrattuali originariamente proposte, su eventi successivi alla stipulazione del contratto, e, in particolare, sulla nota con la quale essa si doleva del fatto che, a seguito dei servizi aggiuntivi imposti dall’Amministrazione, l’esecuzione del contratto era divenuta onerosa ed antieconomica……

18 - Revoca dell’aggiudicazione purchè adeguatamente motivata.

In tema di annullamento di un’aggiudicazione a seguito di un errore dell’amministrazione per aver trovato la documentazione di un’impresa partecipante ad una gara in quella destinata ad altra procedura……

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