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PERSONALE E ORGANIZZAZIONE
16/04/2008

Le più recenti indicazioni della Ragioneria Generale dello Stato (di Arturo Bianco)

Fonte: www.comune.roma.it

La Ragioneria Generale dello Stato sta fornendo numerosi chiarimenti alle amministrazioni locali, in particolare per ciò che riguarda il rispetto del patto di stabilità e le spesa per il personale. Queste indicazioni, al pari di tutte quelle fornite dai ministeri, non hanno carattere vincolante per le amministrazioni locali. Ricordiamo infatti che i comuni e le province hanno una ampia autonomia che è tutelata dalla stessa Costituzione, soprattutto dopo la riforma del titolo V. Tale autonomia determina la conseguenza che le amministrazioni locali non sono sottoordinate rispetto allo Stato e, quindi, che esse non sono sottoposte ad un potere di controllo gerarchico. Ben più pregnante è invece il rilievo che assumono le prese di posizione degli organismi statali nelle materie in cui la legislazione assegna ad essi uno specifico compiti di controllo e monitoraggio.

LA SPESA PER IL PERSONALE

Con il parere dello scorso 31 marzo la Ragioneria Generale dello Stato ha fornito le proprie indicazioni su ciò che deve essere inteso come spesa per il personale ai fini del rispetto del vincolo dettato dalla legge finanziaria 2007 (vincolo che ricordiamo essere pienamente in vigore ancora nel 2008) per il suo contenimento. L'indicazione più importante non è affatto positiva per gli enti locali; essa è data dalla inclusione per gli enti locali soggetti al patto di stabilità della gran parte dei maggiori oneri derivanti dal rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro nella base su cui utile per calcolare il contenimento della spesa per il personale.

In premessa si deve ricordare che, ai fini del patto, deve essere inclusa tutta la spesa per il personale: l'unica eccezione sono i maggiori oneri determinati dal rinnovo del CCNL del biennio 2006-2007, maggiori oneri da calcolare nei limiti dettati dalla circolare della Ragioneria Generale dello Stato n. 8/2008 dello scorso 28 febbraio, cioè il 2,46% per la retrodatatazione al febbraio del 2007 della data degli aumenti e lo 0,39% per il maggiore incremento a regime del costo del personale.

Il punto di riferimento essenziale continua ad essere costituito dalla circolare n. 9/2006 emanata dalla stessa Ragioneria Generale dello Stato, circolare che viene espressamente ricordato che continua ad essere valida nei suoi termini generali. Altra considerazione preliminare di notevole importanza è data dalla necessità che i dati siano tra loro omogenei, cioè occorre che tanto per il 2006, che per il 2007 che per il 2008 vi sia la stessa base di riferimento in termini di voci incluse ed escluse. Ovviamente, visto il riferimento che nel 2006 si doveva fare alla spesa del 2004, è necessaria la omogeneità anche con i dati riferiti a tale anno.

Gli oneri per le assunzioni del personale delle categorie protette entro il tetto necessario a garantire il rispetto delle soglie minime fissate dalla legge devono essere sterilizzati, cioè non sono influenti ai fini dello obiettivo di contenimento dettato dal comma 557 della legge finanziaria 2007. Tale indicazione deve essere interpretata nel senso che le maggiori spese per tali assunzioni non devono essere conteggiate nella spesa del personale utile ai fini del contenimento, mentre i risparmi derivanti da cessazioni non coperte non possono essere calcolati a tal fine.

Vanno escluse le spese derivanti da assunzioni che sono finanziate sia con oneri a carico di privati che a carico dei fondi comunitari. Non possono essere escluse le spese derivanti da assunzioni i cui oneri sono a carico delle regioni. Vanno esclusi gli oneri per le assunzioni stagionali di vigili urbani che sono finanziate a carico dei proventi derivanti dalle violazioni al Codice della Strada, per come indicato dal Ministero dell'Interno già nel corso del 2007.

Vanno infine esclusi i maggiori oneri derivanti dal rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro avvenuto lo scorso 11 aprile, nel tetto previsto dalla prima ricordata circolare della Ragioneria Generale dello Stato. La parte residua, che è poi maggioritaria, di tali oneri deve essere calcolata nella spesa per il personale. In tal modo, si offre una risposta negativa al dubbio se tali oneri potevano, come già nel 2006, essere esclusi dalla spesa di personale utile su cui calcolare il contenimento.

Occorre ricordare che, ai fini del calcolo del patto di stabilità, gli oneri per le assunzioni di categorie protette, quelle finanziate da privati o da fondi comunitari e quelle finanziate con i proventi delle contravvenzioni per le violazioni al Codice della Strada devono essere calcolate per intero.

LA CERTIFICAZIONE DEL RISPETTO DEL PATTO

Con il recente decreto 00430903 la Ragioneria Generale dello Stato ha dettato i criteri e le modalità a cui i comuni e le province si devono rigidamente attenere per la certificazione del rispetto del patto di stabilità nell'anno 2007. Gli enti locali hanno l'obbligo di comunicare entro il 31 maggio (termine che è stato fissato dalla legge di conversione del DL cd milleproroghe, mentre la legge finanziaria 2008 lo aveva individuato nel 31 marzo) la certificazione sul rispetto o meno dei vincoli dettati dal patto di stabilità per lo scorso anno. La mancata certificazione produce gli stessi effetti del non rispetto dello stesso. Poiché il 31 maggio cade di sabato, il Decreto sposta il termine al primo giorno lavorativo utile, cioè al 3 giugno.

La certificazione deve essere firmata dal legale rappresentante dell'ente e deve essere spedita esclusivamente tramite lettera raccomandata con avviso di ricevimento, per cui non è consentita la trasmissione con modalità telematiche. Il modello deve essere anche firmato dal responsabile della ragioneria e deve contenere il timbro della amministrazione. E' necessario che la spedizione avvenga entro il termine ed all'uopo fa fede il timbro postale.

Il contenuto della certificazione è già presente da tempo sul sito della Ragioneria Generale dello Stato e si può anche stampare direttamente il relativo modello ed esso contiene anche le informazioni delle singole amministrazioni, sulla base di quanto dalle stesse periodicamente comunicato.

Il modello contiene le seguenti informazioni:

1) entrate finali nette (distinte per riscossioni -competenze più residui- ed accertamenti);

2) uscite finali nette (distinte per pagamenti- competenze più residui- ed accertamenti);

3) il risultato del saldo finanziario (cioè la differenza tra entrate finali nette ed uscite finali nette);

4) l'obiettivo programmatico annuale del saldo finanziario;

5) la differenza tra l'obiettivo ed il risultato del saldo finanziario.

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