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FINANZA E BILANCI
11/03/2004BANDO AZIONI INNOVATIVE FSE – APPROCCI INNOVATIVI ALLA GESTIONE DEL CAMBIAMENTO. a cura di Paola FubiniTEMI PRIORITARI PER IL BIENNIO 2004-2006
APPROCCI INNOVATIVI ALLA GESTIONE DEL CAMBIAMENTO DEMOGRAFICO
OBIETTIVO SPECIFICO: SOSTENERE INIZIATIVE INNOVATIVE PER PROMUOVERE L’INVECCHIAMENTO ATTIVO E PER ACCRESCERE IL TASSO DI OCCUPAZIONE DEI LAVORATORI ANZIANI.
Sarà data priorità ad azioni che affrontano una o più delle seguenti questioni: - Previsione delle tendenze dell'invecchiamento e dell'occupazione in un contesto specifico (per es. settoriale o geografico), per individuare le caratteristiche di possibili blocchi ed elaborare strategie per il mantenimento e/o il reinserimento dei lavoratori anziani; - Elaborazione di strategie per la gestione dell'età e investimenti in risorse umane per incrementare l'adattabilità e la flessibilità dei lavoratori anziani; - Elaborazione e sperimentazione di forme alternative di organizzazione del lavoro, a livello di impresa, per migliorare la qualità del lavoro dei lavoratori anziani e utilizzarne al meglio le competenze; - Elaborazione e sperimentazione di nuovi metodi di formazione per i lavoratori anziani; - Sensibilizzare alle potenzialità dei lavoratori anziani e cambiare gli atteggiamenti sia dei datori di lavoro che dei lavoratori anziani stessi; - Elaborazione di strategie alternative per cambiare la pratica dell’impiego del prepensionamento come soluzione alla ristrutturazione aziendale.
2. GESTIONE DELLA RISTRUTTURAZIONE
OBIETTIVO SPECIFICO: SOSTENERE SOLUZIONI INNOVATIVE PER I PROCESSI DI RISTRUTTURAZIONE, MIGLIORANDO LA CAPACITÀ DI ADEGUAMENTO E DI ANTICIPAZIONE DEI LAVORATORI, DELLE IMPRESE E DELLE AUTORITÀ PUBBLICHE.
Sarà data priorità ad azioni che affrontano una o più delle seguenti questioni: - Elaborazione di meccanismi e sistemi di anticipazione a livello territoriale per la gestione delle crisi e dei processi di ristrutturazione ad opera delle amministrazioni regionali e locali; - Elaborazione di meccanismi e sistemi di anticipazione per una migliore gestione della ristrutturazione in un contesto specifico (per es. a livello di impresa o settoriale); - Elaborazione di approcci integrati per fronteggiare le conseguenze dei processi di ristrutturazione, che conducano a risultati capaci di ridurne gli effetti negativi (es. aggiornamento professionale, servizi di consulenza e di ricollocamento, sostegno alle imprese, azioni di rigenerazione, ecc); - Elaborazione e sperimentazione di sistemi e strumenti specifici a sostegno dei processi di ristrutturazione nelle PMI; - Sviluppo delle capacità delle parti interessate (direzioni aziendali, lavoratori e loro rappresentanti, parti sociali, amministrazioni territoriali) allo scopo di metterle in grado di intervenire costruttivamente nei processi di ristrutturazione.
AZIONI FINANZIABILI
Progetti pilota e progetti destinati allo scambio di informazioni e al trasferimento di esperienze e buone prassi. I progetti devono rientrare almeno in una delle seguenti categorie: - valutazione tra pari: scambio di esperienze, competenze e buone pratiche come parte di un processo strutturato di comparazione o di benchmarking; - trasferimento e adeguamento di approcci, strumenti e buone pratiche già esistenti a situazioni in differenti aree geografiche, settori economici, imprese, ecc.; - sviluppo e sperimentazione di nuovi approcci (basati su buone pratiche) rispondenti ai bisogni specifici di un'area geografica, di un settore economico, di un'impresa, ecc.
BENEFICIARI
Organizzazioni delle parti sociali attive a livello europeo, nazionale, regionale o locale, imprese private e pubbliche, organizzazioni non-profit, organismi di istruzione e di formazione, amministrazioni ed enti pubblici operanti a livello NUTS 3 (per l’Italia si tratta delle Province).
CONTRIBUTO
Il contributo comunitario può coprire fino al 75% dei costi totali ammissibili del progetto, per un minimo di € 300.000 ed un massimo di € 3.000.000 per la durata di 2 anni.
MODALITA' E PROCEDURA
I progetti devono riguardare solo uno dei due sottotemi indicati e devono coinvolgere partner di almeno 2 Stati UE . E' raccomandata la partecipazione di organizzazioni delle parti sociali. Inoltre, è incoraggiata la partecipazione di partner dei paesi in via di adesione, ma dovrà essere limitata a seminari, conferenze e scambi di personale che hanno luogo e sono organizzati da proponenti situati negli Stati UE. I progetti devono avere durata massima di 2 anni, con periodo di inizio e conclusione variabile a seconda della scadenza di presentazione.
SCADENZE - 18/02/2004 - 26/01/2005 - 25/01/2006
Link: http://www.europa.eu.int/comm/employment_social/esf2000/article_6-en.htm |
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